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Siamo
Berti Impianti s.r.l. nasce già
con una notevole esperienza nell'attività tecnica degli
impianti nel settore termoidraulico, installazione e manutenzione
impianti di riscaldamento, rete gas, condizionamento, antincendio,
installazione e manutenzione
impianti elettrici e di refrigerazione.
I nostri interventi vanno dall'esecuzione dei lavori, alla fornitura
dei materiali, alla manutenzione ed assistenza post-esecuzione,
toccando un'ampia gamma di tipologie in ambito civile, industriale.
Berti Impianti s.r.l.
nel corso degli anni ha allargato la sfera degli interventi in ambito
civile ed industriale offrendo ai propri clienti un pacchetto di servizi
esclusivi e di garanzie uniche.
Tel.:0774609759 Fax: 0774609759
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.: Il
Panello
Solare
Il pannello solare (detto anche collettore solare) è un dispositivo
atto alla conversione della radiazione solare in energia termica e
al suo trasferimento, per esempio, verso un accumulatore per un uso
successivo, da non confondere con il pannello fotovoltaico.
Tecnologia
Questo sistema normalmente è composto da un pannello che riceve
l'energia solare, da uno scambiatore dove circola il fluido
utilizzato per trasferirla al serbatoio utilizzato per immagazzinare
l'energia accumulata. Il sistema può avere una circolazione naturale
o forzata.
Circolazione
naturale
Nel
caso della circolazione naturale a termosifone, per far circolare il
fluido vettore nel sistema solare, si sfrutta la convezione. Il
liquido vettore riscaldandosi nel pannello solare si dilata e
galleggia rispetto a quello più freddo presente nello scambiatore
del serbatoio di accumulo spostandosi, quindi, nello scambiatore
posto più alto rispetto al pannello solare cedendo il suo calore
all'acqua sanitaria del secondario . Questa tipologia è più semplice
ed economica di quella a circolazione forzata. Non esiste consumo
elettrico dovuto alla pompa di circolazione e alla centralina solare
differenziale presente nel sistema a circolazione forzata. Il fluido
vettore usato nel circuito primario è glicole propilenico atossico
miscelato con acqua in una percentuale tale da garantire una
adeguata resistenza al gelo. Il serbatoio viene disposto ad
un'altezza maggiore di quella dei pannelli solari a cui è collegato
e per ragioni estetiche è del tipo orizzontale ad intercapedine. La
disposizione più funzionale sarebbe verticale per favorire la
stratificazione del calore accumulato ma sarebbe decisamente
antiestetica. La circolazione naturale, rispetto a quella forzata,
risulta essere più sensibile alle perdite di carico del circuito
primario e vengono, quindi, realizzati sistemi kit compatti ove il
serbatoio di accumulo è sito molto vicino al pannello solare. Il
serbatoio di accumulo coibentato è posto all'esterno e si ha
comunque una inevitabile dispersione termica del calore raccolto ed
è poco adottato in regioni fredde e nevose quali quelle montane. Un
impianto a circolazione naturale con serbatoio esterno è adatto in
regioni con temperature notturne non rigide. Attualmente viene fatta
molta attenzione all'impatto visivo di tali sistemi colorando i
serbatoi di color tegola oppure disponendoli direttamente a terra.
Circolazione
forzata
La circolazione forzata avviene con l'aiuto di pompe solo quando nei
pannelli il fluido vettore si trova ad una temperatura più elevata
rispetto a quella dell'acqua contenuta nei serbatoi di accumulo. Per
regolare la circolazione ci si avvale di sensori che confrontano la
temperatura del fluido vettore nel collettore con quella nel
serbatoio di accumulo (termocoppia). In tali impianti ci sono meno
vincoli per l'ubicazione dei serbatoi di accumulo. La maggiore
velocità del fluido vettore permette un maggiore scambio termico e
quindi il rendimento del pannello è leggermente superiore, anche
perché si possono utilizzare proficuamente tecnologie e materiali il
cui costo non sarebbe giustificato in un impianto a circolazione
naturale per i motivi sopra descritti. Normalmente, il circuito
idraulico collegato al pannello è chiuso e separato da quello
dell'acqua che riscalda, posizionando una serpentina nel serbatoio
come scambiatore di calore. Le serpentine possono anche essere due
nel caso si voglia anche preriscaldare il fluido dell'impianto di
riscaldamento tramite l'acqua del serbatoio. Si può anche integrare
una resistenza elettrica per riscaldare l'acqua in caso di
insufficiente o assente (nelle ore notturne) irradiazione solare.
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